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LA GUERRA NON TORNA DI NOTTE

INCONTRO CON L’AUTORE

INTRODUCE

– UGO GALLI -Presidente del Circolo Unione

INTERVIENE

VINCENZA ALFANO – Scrittrice e giornalista, collabora con la pagina culturale del “Corriere del Mezzogiorno”. Dal suo libro ” Perché ti ho perduto” è stato tratto il film per la televisione “Folle d’amore “.

In questo romanzo storico, “LA GUERRA NON TORNA DI NOTTE “, che culmina sulle barricate delle Quattro Giornate di Napoli del settembre 1943, quando la città insorse contro i nazisti, Vincenza Alfano ritrova una vicenda vera della sua famiglia e la restituisce come narrazione avvincente, salvando per il futuro le voci, i gesti, i protagonisti di una pagina importante della nostra storia.

 Vincenza Alfano nel suo romanzo racconta la storia di una donna,  Cenzina, rimasta orfana di padre, che viene affidata dalla madre, indigente e anaffettiva, a un ricco zio, molto affezionato alla bambina. La ragazzina rivela un’anima sensibile e delicata, vorrebbe consacrare la propria vita allo studio della musica e diventare una pianista di fama internazionale. Purtroppo le sue aspirazioni non diventeranno realtà, perché lo zio decide di darla in moglie a un agiato pasticciere della zona, Pasquale, che non le permetterà di proseguire lo studio del pianoforte.

Gli eventi storici ‒ lo sfaldamento del consenso al regime, le restrizioni dell’economia durante la guerra, i bombardamenti e la distruzione della sua città – sono lo sfondo delle vicende esistenziali della vita di Cenzina (la nascita delle figlie Sofia e Anna, l’allontanamento dal marito, la scelta di restare a Napoli, le fughe notturne per raggiungere i rifugi antiaerei, la fame che nasce dalla guerra, le riunioni clandestine anti naziste, la protezione di due piloti polacchi fuggiti dai Tedeschi, la paura di morire).

Vincenza Alfano si conferma, una scrittrice che s’interroga sull’umano; capace, quindi, di indagare i drammi interiori, le esistenze, i sentimenti sempre in bilico tra passato, presente e futuro e realizza un’ opera densa di introspezione e spunti riflessivi, tratti anche da consolidate abitudini meridionali, narrata con uno stile capace di toccare le corde più segrete del cuore.

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