Venerdì 1 Marzo 2024 alle ore 18:30
Carlotta Fatone presenterà:
Elettra dell’autrice Jennifer Saint e
La canzone di Achille di Madeline Miller
La canzone di Achille della scrittrice americana Madeline Miller è una composizione che riporta i temi dell’amore, del sacrificio e della lotta;
L’autrice in questo romanzo decide di riadattare un mito antico come la Guerra di Troia e i suoi personaggi. Al centro della narrazione troviamo l’evoluzione del rapporto tra il Pelide Achille, figlio di una dea, e Patroclo, mandato in esilio dal padre Menezio.
Tra le pagine scorre la vita dei due protagonisti in direzioni uguali e contrarie: la crescita eroica del possente Achille, dalla bellezza semidivina, e quella all’ombra del gracile e poco promettente Patroclo. I due diventeranno amici, fino a quando il sentimento d’amore prevarrà sulla semplice amicizia.
Un amore “censurato” dagli stessi autori antichi viene così restituito alla naturalezza con cui i greci riconobbero e accettarono l’omosessualità. Patroclo muore al posto di Achille, per Achille, e Achille non vuole più vivere senza Patroclo, lasciandosi così uccidere da Paride. Sarà la ninfa Teti, madre di Achille, che osteggiava inizialmente l’amore tra i due, a consentirgli di ricongiungersi per sempre, oltre il tempo e la morte.
Elettra di Jennifer Saint
In Elettra a fare da sfondo è la mitologia greca raccontata in chiave femminista.
La guerra di Troia è stata davvero combattuta soltanto dagli uomini? O ad affrontarla in prima linea sono state le donne – le mogli, le figlie, le sorelle e le madri – con i loro sentimenti, le passioni, le gelosie e le fragilità nascoste? Jennifer Saint in questo libro regala al lettore una brillante rivisitazione del mito, illuminando di nuova luce le vere protagoniste di questa intramontabile tragedia. Vediamo bruciare l’ostinazione e la furia di Elettra, la figlia minore di Clitennestra e Agamennone, che attende con lealtà il ritorno del padre e cresce covando rancore nei confronti della madre; sentiamo le profezie di Cassandra, sacerdotessa di Apollo e principessa di Troia, condannate a cadere inascoltate nel vuoto; assistiamo impotenti alla rabbia, al tormento e all’ossessivo desiderio di rivalsa di Clitennestra, incapace di perdonare il marito e di dimenticare il sacrificio di Ifigenia. L’autrice ci racconta una storia di tenacia e ribellione, di donne implacabili che cercano di forgiare il proprio destino, di scalfire l’armatura di un mondo in cui sono gli uomini a dettare le regole, finendo per rimanere intrappolate in un’inestricabile rete di violenza, vendetta e tradimento.
Dal romanzo emergono comunque chiare e nette la personalità e la psiche delle tre donne cui viene data voce. La Saint valorizza ogni passo nella loro crescita personale, ponendo enfasi tanto sul dolore e l’ingiustizia che devono subire, quanto sulla reazione, conscia o meno, che ne deriva.
Per quanto diverse siano le esistenze delle tre figure femminili del romanzo, osservandole da vicino ci si accorge che le loro azioni si possono ricondurre a una sola semplice volontà: quella di amare ed essere amate. Persino le azioni più atroci e le vendette più cieche, alla fine non sono che risposte a un sentimento di insoddisfazione. Tutte loro agiscono in nome di una persona (o una famiglia, nel caso di Cassandra) amata, senza accorgersi che in questo modo dimenticano di amare e tutelare sé stesse.